I principali obiettivi di
“Italia dei Festival. Portale Nazionale Multimediale di Tutti i Festival”
In sintesi, questi possono essere considerati gli obiettivi primari del progetto “Italia dei Festival” (che ha come sotto-titolo: “Portale Nazionale Multimediale di Tutti i Festival”):
- Costruire un “sistema informativo” accurato di tutti i festival italiani, attraverso un censimento preliminare e una schedatura approfondita, con la quale si costruisce un database che va ad alimentare una “mappatura georeferenziata”: l’utente (cittadino o turista, italiano o straniero) potrà acquisire – con pochi clic, attraverso la “Mappatura Interattiva” – le informazioni essenziali sui festival offerti nel territorio geografico e nel lasso temporale di proprio interesse.
- Realizzare un censimento sistematico e completo, nonché un monitoraggio aggiornato del settore, che viene messo a disposizione della comunità professionale e dell’intera cittadinanza in un sito web dedicato.
- Individuare fenomeni e tendenze evolutive/involutive, in una prospettiva sociologico-culturologica ed economica.
- Elaborare un’analisi di contesto dei territori.
- Mettere a disposizione del Mic, e specificamente della Direzione Cinema e Audiovisivo (Dgca), così come della Dg Spettacolo (Dgs) e della Dg Creatività Contemporanea (Dgcc), un’inedita messe di dati e analisi che possono risultare funzionali anche rispetto ai processi valutativi necessari per la selezione dei contributi da assegnare ai festival, nei settori di rispettiva competenza.
- Offrire spunti di riflessione per i “policy maker”, sia a livello nazionale (Mic, in primis) sia a livello regionale e locale…
- Mettere a disposizione della comunità professionale (gli organizzatori di festival), così come dell’intera collettività (la cittadinanza interessata ai fenomeni festivalieri, ed i turisti italiani e stranieri) uno strumento informativo-cognitivo e graficamente-visivamente evoluto (la “mappatura”), che possa stimolare conoscenza e curiosità, ed incrementare la quantità (e qualità) del pubblico delle kermesse.
L’iniziativa di ricerca e di monitoraggio di “Italia dei Festival” si pone come “Progetto Speciale” di carattere assolutamente multidisciplinare (per quanto sostenuto soltanto, almeno per il 1° anno, dalla Direzione Cinema e Audiovisivo) ed al contempo si pone come iniziativa trasversale tra le attività di competenza di (almeno) 3 Direzioni del Ministero della Cultura: Dg Cinema e Audiovisivo / Dg Spettacolo / Dg Creatività Contemporanea.
Altri obiettivi.
La funzione dei festival nell’economia del sistema culturale: molti quesiti...
Il progetto “Italia dei Festival” si pone tra i propri obiettivi rispondere ad una serie di domande ad oggi senza risposta…
In effetti, veramente molti sono i quesiti in attesa di risposta, su queste tematiche, a partire dal primo: che funzione svolgono i festival nel sistema complessivo della cultura italiana, sia in termini economici sia in termini semiotici?
E naturali sorgono altre domande:
- che impatto hanno i festival sul lato dell’offerta e sul lato della domanda di cultura?
- svolgono una funzione anticiclica rispetto a diminuzioni dei consumi culturali?
- contribuiscono realmente al tanto auspicato (anche dalla Commissione Europea) “audience development” in ambito culturale?
- stimolano processi di “democratizzazione culturale” o restano luoghi di nicchia per una compagnia di giro di pochi eletti (intellettuali ed artisti, organizzatori culturali, giornalisti specializzati…)?!
- rappresentano un dispositivo di innovazione culturale-sociale, oppure si limitano a fotografare l’esistente e quindi riprodurre le dinamiche e i rapporti di forze vigenti, cioè hanno una funzione paradossalmente conservatrice rispetto alle “naturali” dinamiche di mercato?
A questi e molti altri quesiti intende rispondere il progetto di “Italia dei Festival”.
Esemplificativamente:
- quali sono le caratteristiche sociologiche del pubblico dei festival, il loro “identikit”?
- quali sono le caratteristiche sociologiche dei promotori e degli organizzatori, dei direttori artistici ed in generale di tutti i lavoratori coinvolti in queste attività?
- quali sono i “format” organizzativi prevalenti?
- che apporto determinano ad attività preziose per lo sviluppo del sistema artistico-culturale, come:
- il ricambio generazionale degli artisti?
- la coesione e l’inclusione sociale?
- la formazione del pubblico?
- l’“audience development”?
- il perfezionamento professionale degli artisti e degli operatori?
- la “democrazia culturale”?
Anche se la sfera economica non è ritenuta prioritaria o prevalente, questa dimensione viene comunque presa in adeguata considerazione, all’interno di un approccio multidisciplinare / interdisciplinare:
- che ricadute producono nell’economia dei territori (studiando la “filiera del festival”)?
- quale rapporto esiste tra investimento pubblico e risorse di mercato?
- che relazioni (e semmai interazioni) tra i vari “livelli” della “mano pubblica”, ovvero contributi da parte del Ministero della Cultura, delle Regioni, degli altri enti locali?
- quanta occupazione stimolano, quanta stabile e quanta temporanea, e di che qualità?
- quale rapporto hanno con il sistema mediale, nazionale e locale (“mainstream”, web…)?
- che relazione si instaura a livello di turismo culturale e di marketing territoriale?
- come valutare il rischio di una deriva verso le logiche dell’“eventificio”?
(…)
In prospettiva, il “censimento” e la “mappatura” forniranno strumenti cognitivi funzionali anche alle (pur rare) “valutazioni di impatto” promosse dalle istituzioni pubbliche al fine di comprendere le ricadute dell’intervento della “mano pubblica” a sostegno dei festival.
Il progetto “Italia dei Festival. Portale Nazionale Multimediale di Tutti i Festival Italiani” non ha la presunzione di rispondere in modo esaustivo a tutti questi quesiti, ma, al contempo, si pone come base per ulteriori iniziative esplorative.
L’impatto sociale ed economico del
“Portale Nazionale Multimediale di Tutti i Festival Italiani”
In prospettiva di breve periodo, l’impatto socio-economico del Progetto di “Italia dei Festival. Portale Nazionale Multimediale di Tutti i Festival Italiani” può rivelarsi notevolissimo, perché sia l’attività di ricerca in sé, sia il portale multimediale si pongono come strumenti di promozione informativa e comunicazionale di realtà già contenutisticamente ricche in sé (almeno nella gran parte dei casi).
Il “Portale Multimediale” può contribuire in modo significativo a un rilancio della complessiva socio-economia dell’insieme dei festival italiani, soprattutto di quelli “minori”.
Si ricordi che le ricadute dei festival artistico-culturali riguardano in gran parte la “filiera turistica”, quale importante occasione di promozione territoriale, con effetti comunicazionali anche sulle comunità locali.
I festival sono anche in grado di favorire settori economici e dinamiche sociali che vadano al di là di quello turistico: un festival che abbia una portata rilevante può – tra l’altro – porre un freno al fenomeno della “migrazione intellettuale” (soprattutto per quanto riguarda i piccoli centri maggiormente coinvolti da tale fenomeno), favorendo e valorizzando il “capitale umano” locale.
Il coinvolgimento della comunità locale è particolarmente rilevante, non solo per la componente intellettuale dei gruppi sociali, ma anche per coloro che sono attivi nell’arte e nell’artigianato locale, nell’enogastronomia ed in molti altri settori. Senza trascurare il ritorno, anche economico, che si può ottenere dalla valorizzazione di aspetti pedagogici ed identitari, con riflessi sulla promozione urbana, sull’inclusione sociale e sulla qualità della vita dei residenti.
Per la categoria di impatto economico diretto, è essenziale considerare come la redditività in tal senso non sia alta, anzi quasi sempre non è sufficiente a garantire l’esistenza stessa delle kermesse (in assenza dell’intervento della “mano pubblica”): ciò è dimostrato dalla necessità di ricorrere a finanziamenti da parte di enti pubblici o soggetti terzi.
In particolare, è interessante osservare lo sviluppo delle “reti” di festival in Italia, fenomeno che evidenzia la volontà (e la necessità) di associarsi, anche al fine di poter meglio rappresentare le proprie istanze nei confronti delle istituzioni.
Anche questo tipo di investimenti costituisce comunque un vantaggio per l’economia locale: nel caso di eventi di media portata, si tratta di investimenti prettamente destinati all’organizzazione, promozione e comunicazione dell’evento su scala locale e regionale: ciò fa sì che la dispersione dei beni investiti sia circoscritta e limitata territorialmente, così favorendo il coinvolgimento del tessuto economico locale.