Il progetto
“Italia dei Festival. Portale Nazionale Multimediale di Tutti i Festival”
in dettaglio
Il progetto “Italia dei Festival. Portale Nazionale Multimediale di Tutti i Festival Italiani “, si pone come iniziativa multidisciplinare e multidimensionale finalizzata a una innovativa promozione dell’insieme di tutti i festival italiani, che IsICult ha censito essere oltre 3.000 in tutto il territorio (al 24 dicembre 2024).
In effetti, in Italia esiste una gran quantità di festival, sebbene essi non siano mai stati oggetto – fino ad oggi – di un censimento organico e aggiornato, metodologicamente accurato.
Secondo le stime di IsICult (al dicembre 2024), siamo a quota “oltre 3.000” festival, anche alla luce del “database” in fase di costruzione.
Occorre qui precisare che questa quantificazione non include le singole manifestazioni per tutti quei festival che definiamo convenzionalmente come “itineranti”, ossia che – pur avendo una sola denominazione – si svolgono in più Comuni (sia negli stessi giorni che in differenti giornate). Qualora queste manifestazioni fossero classificate in base al numero di ciascun “evento festivaliero” relativo al Comune dove si svolgono, il totale dei festival si avvicinerebbe ai 4.000, data la crescente diffusione (ben 178 censiti al dicembre 2024) di questa tipologia. Da notare inoltre che, nella tassonomia adoperata dal monitoraggio IsICult, e quindi nella stima “oltre 3.000 festival”, sono inclusi anche i festival cosiddetti “diffusi”: si tratta di eventi festivalieri che si tengono in più location, ma sempre nello stesso Comune (erano circa 20 al dicembre 2024, considerando solo quelli che si autodefiniscono tali)…
Soprattutto, si segnala che non esiste in Italia un “sistema informativo” adeguato – a partire da una “app” evoluta – affinché il cittadino e il turista possano acquisire conoscenza rapida ed efficace delle caratteristiche essenziali, della localizzazione, del calendario, soprattutto delle iniziative minori.
Il “Portale Nazionale Multimediale di Tutti i Festival Italiani” a questo punta.
Il progetto dedica attenzione soprattutto a quelle iniziative “minori”, così intendendo quelle che non hanno la notorietà di quei circa 300 festival (tra cinema, teatro, musica, danza, ecc.) che si ha ragione di stimare che beneficino di una ricaduta stampa e mediale, anche a livello nazionale, adeguata alla loro migliore promozione.
IsICult stima che ci sia infatti circa un 90 % dell’”universo festivaliero” italiano (e quindi circa 2.700 festival, su un totale quantificato di 3mila) che non è ancora dotato di un efficace sistema di promozione (di ampia portata geografica e di largo respiro temporale), e, soprattutto, non è in grado di attrarre adeguatamente parte della propria utenza potenziale.
Spesso si tratta di festival “piccoli”, della durata di pochi giorni, eppure con una programmazione culturale-artistica qualificata, che presentano un’offerta assolutamente originale ed interessante.
Si tratta di iniziative che però non vengono quasi mai inserite in una logica comunicazionale e promozionale integrata, né a livello regionale (fatte salve alcune eccezioni) né tantomeno a livello provinciale: sembra prevalere, da Comune a Comune, una sorta di logica competitiva “micro”, per cui non esistono attività di promozione integrata a livello nazionale (e nemmeno regionale).
Si arriva al paradosso di iniziative festivaliere organizzate – soprattutto durante la stagione estiva (quella generalmente di maggior afflusso turistico) – a pochi chilometri l’una dall’altra, in piccoli paesi e borghi, di cui il turista (ma anche il cittadino residente) finisce per non avere notizia.
Queste dinamiche sono anche il risultato di una sorta di campanilismo estremo ed esasperato, che caratterizza spesso il nostro Paese: la famosa… “Italia dei 1.000 campanili”.
Il progetto si pone quindi come obiettivo il superamento di un perdurante incredibile deficit informativo-documentativo del sistema culturale italiano: a fronte di un fenomeno che ha registrato una crescita continua nel corso degli anni (una stima di circa 3.000 festival attualmente attivi appare ormai prudenziale), e di una discreta letteratura scientifica di analisi delle ricadute (soprattutto economiche) dei festival sul territorio, non esiste ancora una mappatura critica che sia davvero accurata, ovvero un censimento sistematico aggiornato, della totalità dei festival di spettacolo ed artistici e culturali che ogni anno vengono organizzati in Italia.
Questa mappatura è la base, nonché l’ossatura e la struttura del progetto di “Italia dei Festival”, ovvero del “Portale Nazionale Multimediale di Tutti i Festival Italiani”, che si pone come iniziativa multidisciplinare-interdisciplinare e multidimensionale, finalizzata ad una conoscenza finalmente accurata e ad una promozione adeguata dell’insieme di tutti i festival italiani.
L’approccio metodologico del progetto è di tipo empirico, trattandosi di una ricognizione sul campo (con un’architettura teorica di approccio culturologico-sociologico-economico) finalizzata anche alla costruzione di uno strumento operativo concreto: il “Portale Multimediale Nazionale di Tutti i Festival Italiani”.
L’iniziativa si pone, nella sua fase iniziale, come preliminare attività di censimento completo ed organico per strutturare al meglio un concreto strumento di promozione culturale e turistica.
Il progetto si sviluppa, nella sua prima fase, per addivenire ai primi risultati (la messa online del Portale, in versione “beta”) ed intende proporre un innovativo database ragionato – anche attraverso un sito web dedicato (strutturato attraverso processi di geolocalizzazione e “geoblogging”) – che può anche consentire analisi critiche dal punto di vista dell’offerta e della domanda (www.italiadeifestival.it).
Si produce quindi un’inedita “Mappatura Interattiva”, che mette a disposizione della comunità professionale, ma soprattutto di tutta la collettività (i cittadini ed i turisti) i risultati in-progress del censimento, consentendo anzitutto la miglior conoscenza del fenomeno festivaliero in Italia, così contribuendo al contempo alla miglior promozione del tessuto culturale-economico di queste realtà: soprattutto viene fornita alla comunità – al cittadino, al residente, al turista (italiano e straniero) – una strumentazione adeguata (“Mappa” + “App”) a rispondere ad un bisogno informativo-documentativo ad oggi insoddisfatto.
La “Mappatura Interattiva”, infatti, non si esaurisce nella mera (e riduttiva) segnalazione dell’esistenza di una specifica iniziativa festivaliera, ma si propone di presentare le diverse realtà in tutta l’estensione del loro perimetro di azione: quindi tenendo conto dello “spirito” che le anima; il pubblico a cui si rivolgono; i temi che affrontano di anno in anno, ovvero il cartellone proposto; eccetera.
Ciò è reso possibile da una mirata strategia redazionale e grafica, con l’obiettivo di dedicare attenzione e cura all’”appeal” specifico di ogni festival: nei prossimi mesi, la dimensione multimediale andrà ad arricchire ogni scheda dedicata ad ogni singolo festival, presentando un breve “promo” (3 minuti di durata massima).
La “Mappatura Interattiva” verrà integrata da una “app” dedicata (negli standard Android ed Apple), che consente all’utente di disporre sul proprio “smartphone” di un sistema di geo-localizzazione, per poter rapidamente acquisire informazioni sui “festival” che sono attivi (e finanche “imminenti”) nella zona ove si trova.
Una possibile denominazione della “app” potrebbe essere semplicemente “Map to the Italian Festivals” (da cui l’acronimo possibile “Mif”). Ovviamente – come tutto il Portale – sia la Mappatura Interattiva sia la “App” saranno disponibili in versione in lingua italiana ed in lingua inglese, per essere poi integrate da versioni in altre lingue.
Sebbene il target primario del progetto sia (in senso lato) “l’intera popolazione” ed i turisti italiani e quelli stranieri che vengono a visitare il nostro Paese (affinché possano finalmente disporre di uno strumento cognitivo adeguato: il Portale avrà presto una versione in lingua inglese), l’iniziativa intende fornire una messe di dati e di analisi utili anche alla comunità professionale di riferimento (organizzatori culturali, direttori artistici, e responsabili di pubbliche amministrazioni, sponsor, giornalisti, etc.), ed anche specificamente al Ministero della Cultura (Direzione Spettacolo / Direzione Cinema e Audiovisivo / Direzione Creatività Contemporanea): informazioni tecniche ed al contempo uno strumento operativo che – in prospettiva – possono risultare funzionali anche rispetto ai processi valutativi necessari per la selezione dei contributi da assegnare ai festival, nei settori di rispettiva competenza [1].
Il progetto intende infine offrire anche spunti di riflessione per i “policy maker”, sia a livello nazionale sia a livello regionale e locale.
Si ribadisce che il progetto ha infatti l’ambizione di “censire” e di “mettere in mostra” – in una logica “di sistema” – tutti i festival italiani, e non soltanto quelli che beneficiano del sostegno del Ministero della Cultura, che rappresentano – secondo le stime IsICult – un quinto del totale, circa 600 su 3mila.
Il progetto “Italia dei Festival. Portale Nazionale Multimediale di Tutti i Festival Italiani” prevede anche un convegno nazionale ed internazionale di lancio dell’iniziativa, nonché una serie di attività informativo-comunicazionali, inclusa una newsletter mirata agli operatori culturali e turistici nazionali, avvalendosi di un database proprietario dell’Istituto italiano per l’Industria Culturale – IsICult.
Il Portale sarà rilanciato su portali istituzionali e privati, sulla base di accordi che preservino il carattere non commerciale dell’iniziativa.
L’iniziativa stimola lo sviluppo e la promozione di tutti i festival che verranno censiti e schedati, dato che consente a tutti (cittadini, turisti, operatori culturali…) di avere accesso ad una messe di dati che attualmente è frammentata, dispersa, polverizzata tra una gran quantità di fonti.
Si tratta di un originale progetto di sviluppo e promozione culturale con evidenti ricadute anche turistiche, funzionale sia allo sviluppo del tessuto festivaliero nazionale sia alla miglior attrattività del “made in Italy” a livello internazionale.
Le metodologie del progetto
“Italia dei Festival. Portale Nazionale Multimediale di Tutti i Festival”
Il progetto di “Italia dei Festival. Portale Nazionale Multimediale di Tutti i Festival Italiani” ha un’impostazione che propone – come già segnalato – un inevitabile “mix” tra indagine sul campo ed elaborazione teorica:
- si parte naturalmente da una ricognizione critica di tutta la letteratura scientifica finora prodotta, in Italia e nei maggiori Paesi europei (in Francia, in particolare) nonché a livello extra-europeo, proponendone una accurata sintesi;
- si procede quindi alla definizione di una struttura tassonomica “in-progress” che consenta di “schedare” ogni festival secondo tipologie ben strutturate;
- la fase successiva consiste nella costruzione di un primo database di partenza, attingendo a tutte le possibili fonti (pubbliche e private), caricando ogni informazione reperibile (soprattutto da web);
- la fase di “field” si sviluppa anzitutto attraverso un questionario in profondità, indirizzato a tutti i festival “censiti” (oltre 3.000), somministrato telematicamente, ma integrato da interviste telefoniche (prevalentemente ai promotori ovvero ai direttori artistici delle kermesse), strutturato in modo da poter acquisire un set di informazioni quali-quantitative funzionali agli obiettivi della ricerca;
- alla luce del censimento, si definisce un “campione rappresentativo” di 50 festival (distribuiti sull’intero territorio nazionale), nei confronti dei quali si procede con una verifica diretta con tecniche di “focus group”, attraverso una visita in loco, e con interviste sul campo a promotori, organizzatori, rappresentanti istituzionali e del sistema culturale-turistico locale;
- i risultati della fase di “field” consentono una rilettura critica dell’approccio iniziale del progetto ricerca, con una nuova fase di “desk”, che elabora sia i risultati dei questionari sia delle interviste sul campo, al fine di arricchire il database e le analisi che da esso scaturiranno;
- sulla base delle informazioni acquisite, si produce, per ogni singolo festival, 1 “scheda standard” (standardizzata) in bozza, che viene trasmessa agli organizzatori di ogni iniziativa, affinché possano segnalare tempestivamente eventuali errori e imprecisioni;
- tutte le schede – in qualche modo “validate” dai singoli organizzatori – vengono quindi “caricate” sulla “Mappa Interattiva” ovvero sul “Portale Multimediale”, e quindi messe a disposizione della comunità, in versione multilingue (nel primo anno del progetto in lingua inglese, per poi estendere ad altre lingue nel secondo e nel terzo anno.
La “mappatura” interattiva del progetto
“Italia dei Festival. Portale Nazionale Multimediale di Tutti i Festival”
Uno dei risultati di medio periodo del Progetto “Italia dei Festival. Portale Nazionale Multimediale di Tutti i Festival Italiani” consiste nella “Mappatura Interattiva” offerta sul sito web dedicato, che consentirà – anche attraverso tecniche di “geoblogging” – agli utenti di effettuare ricerche specifiche e mirate di vario tipo:
- identificazione dei festival in funzione della tipologia (genere: cinema, teatro, musica, danza…);
- localizzazione (Regione, Provincia, Comune…);
- periodo temporale di realizzazione (mese, settimana…);
- anche sulla base di altri parametri di selezione. Per esempio: prezzo del biglietto per singolo evento o abbonamento per l’intera durata della kermesse, necessità di prenotazione…
In ogni “Scheda” del singolo festival (che appare passando il cursore/puntatore nel punto in cui l’iniziativa è geolocalizzata sulla mappa), verrà offerto, oltre al logo, un breve testo schematico che ne sintetizzi le attività, al fine di presentarne la specifica identità.
Viene altresì opportunamente segnalato il link al sito web del festival stesso e/o dei promotori (nella versione “beta” pubblicata nel dicembre 2024 ci si limita a segnalare il sito web dell’iniziativa).
Oltre alla “Scheda”, ogni iniziativa ha uno spazio all’interno del sito internet, ovvero una sua pagina web interattiva dedicata: qui, l’utente trova informazioni più dettagliate sul festival, e, anche con la complicità di una grafica disegnata “sartorialmente” sull’iniziativa in questione, può cogliere con più chiarezza lo “spirito”, la “mission” che la anima… In questo spazio, quindi, ci si prende cura anche del peculiare “appeal” della realtà censita e presentata.
Ovviamente, di ogni singolo festival verrà presto offerto un set di “documentazione audiovisiva”, fornita a cura degli organizzatori (promo, video-reportage, interviste…), che viene “formattata” dai curatori del progetto al fine di addivenire ad una struttura di offerta che abbia caratteristiche standardizzate (in termini di durata dei video e di impostazione editoriale).
Il carattere “interattivo” del sistema è dato dalla chance per l’utente (sia esso l’organizzatore del festival, sia un semplice cittadino fruitore) di svolgere un ruolo attivo nell’economia del sito: può fornire suggerimenti ed innesti, segnalare integrazioni e corrigende, porre quesiti alla redazione del sito web, etcetera.
La definizione di Portale “Multimediale” è finalizzata a fornire all’utente l’impressione di uno strumento cognitivo basato non soltanto su un dataset testuale, ma arricchito anche da contributi audiovisivi: da questo punto di vista, si prevedono sicuramente dei collegamenti con iniziative sostenute dal Mic ed altri dicasteri, come “Italy for Movies” (Dgca Mic), ed “Italiana” (Maeci).
In prospettiva di breve periodo, “Italia dei Festival. Portale Nazionale Multimediale di Tutti i Festival Italiani” può divenire un qualificato “content provider” di molti altri portali e siti web istituzionali.
A fine dicembre 2024, l’Istituto italiano per l’Industria Culturale ha censito e “mappato” complessivamente 3.014 festival, disseminati su tutto il territorio nazionale.
Il sito web dedicato del progetto “Italia dei Festival” ed in particolare la pagina dedicata alla “mappatura” consentono di effettuare già una pluralità di ricerche, a partire dal “nome” del festival per arrivare alla sua geolocalizzazione.
Dalla ricognizione, emergono tre considerazioni essenziali, dal punto di vista “tipologico” e “geografico” ed infine “istituzionale”.
Da segnalare che il “Portale” dovrà essere ben evidenziato nella home-page del Ministero della Cultura, e certamente nella sezione del sito web curata dalla Direzione Cinema e Audiovisivo (Dgca), così come avviene attualmente per il sito del progetto “Italy For Movies” (così come di altri progetti, quali “Cinema e Immagini per la Scuola”, “Fellini 100”, “Cinecensura”, “Italia Taglia”, ecc.).
Nel dicembre 2024, è stata pubblicata la versione “beta” della mappatura, che offre un primo “assaggio” di quanto verrà offerto a regime.
Il “perimetro” della mappatura
“Italia dei Festival. Portale Nazionale Multimediale di Tutti i Festival”
Il progetto “Italia dei Festival” si pone come iniziativa originale ed innovativa, in totale assenza di precedenti così ambiziosi: per la prima volta, si intende mettere a disposizione della collettività, cittadini residenti e turisti (italiani e stranieri), uno strumento cognitivo che consenta di stimolare l’incontro tra l’”offerta” (i festival) e la “domanda” (il pubblico, attuale e potenziale).
Si affronta una realtà ricca, policentrica, poliedrica, ma ancora assai poco conosciuta: l’”universo” festivaliero italiano è stato finora assai poco esplorato. Ed assai poco promosso in una prospettiva di marketing integrato.
Peraltro, se il “perimetro definitorio” venisse indebolito, e se – esemplificativamente – all’ormai tradizionale “fiera del libro” venissero affiancate anche operazioni di “rebranding culturale” (sic) di una… “sagra tradizionale” (nel sempre più frequente e spesso confuso mix tra “cultura” e “turismo” e “enograstronomia”), le iniziative che potrebbero essere classificate come “festival” sarebbero in Italia molte migliaia, anzi decine di migliaia [2]…
Ai fini del progetto di ricerca qui delineato, verranno considerate le seguenti macro-categorie ovvero “macro-generi” e categorie ovvero “generi”, precisandosi che si tratta di una tassonomia convenzionale in continua evoluzione:
Tassonomia in-progress (versione al 30.12.2024)
Progetto IsICult “ITALIA DEI FESTIVAL. Portale Nazionale Multimediale di Tutti i Festival Italiani”. Tassonomia in-progress | |||||||||
Macro-genere | Generi considerati (all’interno dello specifico Macro-genere) | ||||||||
Spettacolo dal vivo |
Teatro | Musica | Danza | Circo | – | – | – | – | – |
Cinema, tv e prodotti audiovisivi |
Cinema (inclusi documentari) |
Digitale, nuovi media, nuove tecnologie |
Doppiaggio | Radio e podcast |
Realtà virtuale | Televisione e fiction |
Videoclip, Videogames, Videoarte |
Colonne sonore | |
Arti varie | Arti plastiche | Arti visive | Moda | – | – | – | – | – | – |
Editoria | Giornalismo | Letteratura | – | – | – | – | – | – | – |
Scienze umane, sociali e patrimonio culturale | Ambiente, economia e welfare | Attualità e politica | Diritti, giustizia e scenari internazionali | Filosofia, psicologia e scienze umane | Promozione patrimonio culturale | Religione e spiritualità |
Scienze | Storia | Sport e benessere del corpo |
Tutela delle diversità / fragilità | Lotta al disagio urbano periferico | Sostegno alle persone malate / ospedalizzate | Inclusività delle persone Lgbtq+ | Tutela dei detenuti | Tutela dei disabili | Tutela delle donne | Tutela dei migranti | Lotta alle dipendenze | Tutela delle minoranze culturali/ etniche |
Multidisciplinari | – | – | – | – | – | – | – | – | – |
Festival italiani attivi all’estero |
– | – | – | – | – | – | – | – | – |
Fonte: IsICult – Istituto italiano per l’Industria Culturale, progetto “Italia dei Festival” (versione in itinere, 30 dicembre 2024) |
[1] Si osservi che, considerando soltanto 2 delle fonti istituzionali, ovvero la Direzione Cinema e Audiovisivo e la Direzione Spettacolo del Ministero della Cultura (Dgca + Dgs), nel corso del 2023 sarebbero stati sostenuti 573 festival (la fonte di questi dati è rappresentata dalle specifiche delibere direttoriali, con le graduatorie degli ammessi e degli esclusi):
- Direzione Cinema e Audiovisivo: secondo i dati relativi alle assegnazioni per l’anno 2023, sono stati finanziati dal Ministero 148 festival e 40 rassegne cinematografiche (e audiovisive), per un totale di 188 iniziative, a fronte di un totale di 265 istanze e di 112 rassegne, per un totale di 377 iniziative (quindi sono risultati non finanziabili 117 festival e 72 rassegne);
- Direzione Spettacolo: si registra un totale di “festival e rassegne” finanziate di 357, così suddivise per settori: 148 musica, 70 teatro (di cui 3 iniziative sono classificate come “festival e rassegne” di “teatro di strada”), 64 multidisciplinare, 56 danza (di cui 17 sono “rassegne”), 19 circo. Si osserva che il dato sulle istanze presentate, rispetto a quelle approvate, stranamente non è disponibile nella Relazione annuale al Parlamento. Si noti che, oltre ai festival precedentemente indicati, la Direzione Spettacolo dal Vivo ha sostenuto nel 2023 altri 28 festival, che tuttavia beneficiano del contributo nella categoria “progetti speciali”. Il totale complessivo dei festival di spettacolo dal vivo finanziati è quindi di 385 (elaborazioni IsICult su fonti Mic – Dgca e Dgs).
Complessivamente, tra “festival” e “rassegne”, nel 2023 il Ministero della Cultura ha quindi sostenuto 573 festival (188 cinema-audiovisivi e 385 di spettacolo dal vivo).
Secondo le stime di IsICult, si tratta quindi di un quinto del totale dei festival attivi in Italia, che sono oltre 3mila. Si segnala che sono disponibili (a fine maggio 2025), per quanto riguarda la Dgca anche i dati relativi all’anno 2024: i festival finanziati sono 146 e le rassegne finanziate 46, per un totale di 192. Le istanze per i festival sono state 270 e 112 per le rassegne, per un totale di 382; risultano quindi non finanziate dal Ministero 143 festival e 66 rassegne, per un totale di 190 soggetti non ammessi al contributo. Si osserva – tra la dinamica dell’anno 2023 e quella dell’anno 2024 – una sostanziale stabilità quantitativa tra “postulanti” e “beneficiari”.
Ales spa, società “in house” del Ministero della Cultura, che gestisce i fondi dell’utile quanto decantato Art Bonus: a fine maggio 2025 ha fornito ad IsICult un elenco di 167 soggetti, ovvero enti della categoria “festival di circo, danza, musica, teatro e multidisciplinare” con raccolte aperte sul portale “Art Bonus”. Va evidenziato che più del 90 per cento di questi 167, ovvero 155, rientrano comunque nel sub-insieme dei 358 festival sostenuti dalla Direzione Generale Spettacolo del Mic: è interessante osservare come acceda quindi all’Art Bonus poco meno della metà delle iniziative festivaliere sostenute dal MiC Dgs.
Si segnala che, se la Direzione Cinema e Audiovisivo rende pubblici gli elenchi dei festival sovvenzionati (così come di quelli che hanno comunque presentato istanza di contributo), la Direzione Spettacolo – incomprensibilmente – rende noti invece soltanto i nomi delle realtà promotrici delle iniziative, ma è paradossale che non vengano identificati nominalmente i festival e le rassegne sostenute (l’informazione non è disponibile né nelle delibere direttoriali, né nella relazione annuale al Parlamento sul Fondo Nazionale Spettacolo dal Vivo – Fnsv, ex Fus – Fondo Unico per lo Spettacolo).
Si rimarca inoltre che, come previsto dalla legge, i contributi concessi a valere sul Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo (Fnsv) si sostanziano nel supporto finanziario dell’attività complessivamente proposta su base triennale ed annuale dagli organismi interessati, e l’attribuzione non è collegata a singole manifestazioni o eventi culturali: quindi, in sintesi, si conosce il nome del beneficiario, ma non l’attività (festival) per cui è stato finanziato.
Si apprezza invece che la Direzione Generale Spettacolo, per quanto riguarda i “progetti speciali”, offre una trasparenza amministrativa migliore di quella della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, pubblicando – ma soltanto per questa tipologia (28 festival nel 2023) – i nomi dei festival e finanche una sinossi di poche righe.
Si ha ragione di ritenere che queste asimmetrie informativo-documentative possano e debbano essere corrette.
[2] Esemplificativamente, un comunicato stampa diramato dall’Enit – Agenzia Nazionale del Turismo il 17 giugno 2024, recitava, per l’estate del 2024, una previsione di “oltre 4.000, tra concerti, festival, conferenze e manifestazioni sportive”: più in dettaglio, 800 “festival” (la fonte è citata genericamente come “stime Enit su elaborazioni Data Appeal, Istat, Bankitalia”), 100 “esposizioni” (non meglio definite), “290 eventi sportivi”, e ben “20mila sagre” (anche di questi due ultimi dati, la fonte non viene riportata). Vedi il comunicato “Enit, Estate 2024. Oltre 4 mila eventi e 28 milioni di partecipanti trascinano il turismo. Sagre e feste di paese fanno impennare le presenze: + 68,3 % sul 2023”. Si teme si tratti di un tipico caso di numerologia fantasiosa e effervescente, non adeguatamente validata.